Il 26 febbraio 1511 nel palazzo di famiglia a Udine, durante una festa di carnevale, Lucina, quindicenne, fa il suo debutto nella vita sociale e lo fa cantando, suonando e ballando in un modo che incanta il capitano di cavalleria Luigi Da Porto, di stanza a Cividale del Friuli.
Fra i due scocca un grande scintilla d'amore. Ma il crudele destino vuole che, alcuni mesi più tardi, Luigi resti gravemente ferito in una battaglia presso il Natisone, a Manzano.
Sembra tutto perduto, sopratutto quando, alcuni anni dopo, Lucina sarà indotta, per ragioni di pace politica, a sposare Francesco Savorgnan.
Ma Luigi, ormai invalido, non dispera mai. Scrive la Novella "Giulietta e Romeo" ambientando la vicenda a Verona con una finzione letteraria creata a posta per coprirne l'origine autobiografica che è stata dimostrata dalle ricerche di Cecil Clough, studioso inglese di fama internazionale.
Le ricerche sono state completate da Albino Comelli e Francesca Tesei con il libro "Giulietta e Romeo: l'origine friulana del mito", Maremmi editori, Firenze.
Alla fine del 1500, la Novella giunse nelle mani di William Shakespeare che la traspone in un dramma teatrale di valore e risonanza mondiale.
Agenzia ANSA
CULTURA, ARTE E TEATRO | 14 FEBBRAIO 2011 12:01
Romeo e Giulietta, la vera storia parte dal Friuli
Rivignano (Udine) rende omaggio ai personaggi che hanno ispirato Shakespeare
UDINE - Non sarebbe di Verona la paternità di Romeo e Giulietta. La storia dei due innamorati - resa immortale da Shakespeare - avrebbe infatti le sue radici in Friuli.
Fu a Udine, dove ad una festa a Palazzo Savorgnan, Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, i due veri protagonisti della storia, si incontrarono. Un amore che però fu vittima di sanguinose lotte familiari e di un destino altrettanto crudele. Sposatisi clandestinamente, il valoroso Luigi, capitano di cavalleria, venne ferito in battaglia rimanendo paralizzato nella parte sinistra. Alcuni anni dopo Lucina si sposò con il cugino Francesco Savorgnan e l'unica arma che rimase al capitano di cavalleria per rivalersi di questa ferita fu quella di scrivere una novella, collocandola a Verona, e dedicarla a Lucina. L'opera, 70 anni dopo, giunse a Shakespeare che la rese immortale trasferendola a Verona.
Il comune di Rivignano (Udine) ha inteso rendere omaggio a Giulietta e Romeo friulani proprio nel giorno per eccellenza degli innamorati, il giorno di san Valentino, e proprio nel borgo che per diverso tempo fu la casa di Lucina, almeno come attestano i documenti fin dal 1511 quando la sua famiglia diventò proprietaria del Feudo di Ariis. E nel luogo dove molto probabilmente i due veri protagonisti del "Romeo e Giulietta" shakespeariano, coltivarono il loro amore.
Per il 500°; anniversario di Giulietta e Romeo in Friuli, Poste italiane ha dedicato uno speciale annullo filatelico che sarà disponibile dalle 14 alle 20 di oggi. Inoltre per l'occasione sono state realizzate un migliaio di cartoline con stampato il dipinto "Lucina&Luigi" di Isabella Deganis.
(ANSA)
IL MESSAGERO VENETO (30 Agosto 2011)
VERONA D'ACCORDO: è friulana la storia di Giulietta e Romeo
La città veneta patrocina l’iniziativa della Provincia di Udine dedicata ai giovani amanti che ispirarono Shakespeare: Giulietta e Romeo, di Cristian Rigo
L’arte a Shakespeare, il mito a Verona, ma la storia appartiene al Friuli... Ed è la storia dei cugini Luigi da Porto e Lucina Savorgnan, meglio noti come Romeo e Giulietta. Sono loro ad avere ispirato il poeta inglese ed è il loro amore che viene raccontato nella più celebre tragedia degli amanti divisi contro il loro volere.
A sostenerlo ci sono documenti, immagini e il parere di studiosi come Bergamini, Comelli, Ellero, Ganzer e Tesei, solo per citarne alcuni. Ma anche il Comune di Verona che ha concesso il patrocinio all’iniziativa della Provincia di Udine voluta dall’assessore Elena Lizzi e dal presidente Pietro Fontanini. Iniziativa che, con un investimento di poco superiore ai 50 mila euro, ha portato alla pubblicazione de Il volto gentile della patria - una novella per un amore friulano, abbinata a una mostra in Sant’Antonio abate. Un libro che, scritto in due versioni bilingui (italiano/friulano e inglese/friulano), racconta, a 500 anni di distanza, la storia di Lucina e Luigi, la nascita del mito di Romeo e Giulietta e molto altro. A incominciare dall’inquadramento storico. «Il 1511 fu un anno terribile per il Friuli - racconta infatti Alessandro D’Osualdo, che ha curato l’intero progetto -: in un solo anno, oltre ai disastri della guerra di Cambrai che vide contrapposti veneziani e imperiali, il Friuli subì il massacro della “crudel zobia grassa”, la rivolta dei contadini, un violento terremoto, forse il peggiore dell’intera storia friulana, e la peste. Eppure è proprio in questa situazione estrema che nacque il seme di un amore contrastato che diverrà l’amore più celebre a livello mondiale, quello di Giulietta e Romeo».
I fatti sono ormai noti: alla vigilia del massacro del giovedì grasso, Maria Griffoni Savorgnan tiene un ballo di carnevale dove si esibisce al canto, alla danza e, forse, anche al clavicembalo, la figlia Lucina. «Tra gli intervenuti - spiega D’Osualdo - c’è un capitano di cavalleria della fazione avversa, Luigi da Porto, inviato, forse, per spiare. Tra Luigi e Lucina, che sono cugini, c’è già del tenero, forse si sono addirittura sposati nella chiesa di San Francesco: il palazzo che la ospita confina infatti con l’orto e il cimitero dei Frati Minori proprio come nella tragedia scespiriana. Ma il loro amore è destinato a naufragare sia per ragioni di Stato (Lucina finirà per sposare un altro cugino così da mettere pace tra le due famiglie e su ordine di Venezia); sia perché di lì a poco Luigi viene ferito gravemente a Manzano durante un contrasto con cavalieri imperiali. Obbligato a ritirarsi nel suo castello di Montorso Vicentino, Luigi viene informato delle prossime nozze dell’amata e così scrive una novella autografa che invia a Lucina a ricordo del loro amore. In breve la novella (ambientata a Verona, forse per non inguaiare Lucina) e molto apprezzata dal Bembo, è data alle stampe con il titolo di “Giulietta” e, infine, con quello di “Giulietta e Romeo” giungendo così a conoscenza del giovane Shakespeare che ne ricava un mito immortale». Adesso la Provincia vuole però recuperare la storia che c’è dietro a questo mito. Con una pubblicazione, una mostra e anche un marchio: “1511-2011 Giulietta&Romeo”, quelli veri, quelli friulani.