La Lavandula appartiene alla famiglia della Lamiaceae. Le specie del genere Lavandula sono diffuse nei luoghi rupestri del bacino del Mar Mediterraneo. La Lavanda è una pianta molto rustica, che ben si adatta alle diverse situazioni climatiche, cresce spontanea nell'Italia Meridionale e la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli.
PIANTA: La Lavandula Officinalis o Lavanda Vera o Spico è una pianta suffruticosa sempreverde della famiglia delle Lamiaceae. E' sicuramente una delle piante più insolite e particolari della nostra flora. Originaria dei Paesi del Mediterraneo è una pianta a portamento eretto che arriva anche ad un metro di altezza. I rami sono quadrangolari provvisti di foglie lineri di colore grigio-verde. Tutte le parti verdi della pianta sono ricoperte da una fitta peluria.
FIORE: L'infiorescenza è posta al termine del fusto che nella sua parte superiore manca di foglie; talvolta si hanno infiorescenze laterali inserite all'ascella delle ultime foglie. I fiori sono riuniti in verticilli che nel loro insieme formano una vistosa spiga; essi hanno un calice tubulare, tomentoso e di colore viola-bluastro, terminato da cinque denti piccoli e ottusi; la corolla è tubulare e termina alla fauce in due labbra: quello superiore è bilobato, l'inferiore è diviso in tre lobi sottili.
FOGLIA: Le foglie sono persistenti, opposte, lineari o lineari-lanceolate, lunghe 1–3 cm, larghe pochi millimetri anzi si differenzia da altre specie proprio per la particolare strettezza delle foglie. All'ascella delle foglie sono inseriti ciuffi di foglie più piccole.
FRUTTO: Il frutto è dato da quattro acheni allungati, di colore bruno e lucenti, posti alla base del calice persistente.
CLIMA: Resiste al caldo dell'estate più torrida e al freddo dell'inverno più rigido, anche se nei casi di gelate intense e persistenti è bene ripararla con del tessuto-non-tessuto. Gradisce particolarmente le posizioni soleggiate, e molto ben ventilate.
TERRENO: Cresce bene in un qualsiasi terreno da giardino, purchè sia ben drenato; predilige i suoli calcarei.
IRRIGAZIONE: La Lavanda necessita di annaffiature non troppo abbondanti e non troppo frequenti: è meglio attendere che il terreno asciughi un po' prima di fornire altra acqua; solitamente preferisce rimanere qualche giorno all'asciutto piuttosto che avere un substrato inzuppato d'acqua.
CONCIMAZIONE: Non necessita di fertilizzanti. Volendo si può fornire un po' di concime all'inizio della stagione vegetativa, in aprile.
POTATURA: La Lavanda, quando termina la fioritura deve essere potata per eliminare tutti gli steli fioriferi e per cimare le piante.
Le piante un po' debilitate e poco compatte possono essere sottoposte ad una potatura più drastica, in modo da lasciare solo pochi cm di stelo. In questo modo la pianta di Lavanda crescerà più rigogliosa e rinvigorita stimolando lo sviluppo di nuovi germogli.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
PROPAGAZIONE: La Lavanda si propaga per talea. Alla fine del periodo estivo, quando cioè la pianta ha terminato la fioritura, si prelevano dai rami non fioriferi di un anno, delle talee lunghe 10-15 cm. che abbiano una parte legnosa.Come per la potatura si raccomanda di usare un attrezzo ben pulito e disinfettato.
Dopo aver tolto dai rami le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena che favorisce la radicazione.Successivamente si sistemano ciascuna delle talee in un vaso con un composto formato da una parte di torba e una di sabbia grossolana, compattando bene il terreno. Si ricopre il vaso con un sacchetto di plastica avendo l'accortezza di annaffiare sempre, mantenendo il terreno umido e controllando ogni giorno l'umidità, eventualmente eliminando la condensa formatasi sul sacchetto di plastica. Quando compaiono i primi germogli significa che la talea ha radicato e quindi si può togliere la plastica e si può trasferire la pianta in un luogo in buona luce ma al riparo dal freddo e dalle correnti d'aria, in attesa della primavera successiva quando la nuova pianta verrà trasferita in terreno all'aperto o in un vaso più grande.
MALATTIE E PARASITI: Se il terreno viene mantenuto troppo umido si rischia di provocare marciume radicale. A volte la Lavanda viene attaccata da funghi e da larve di insetti.
NOTA: La Lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. È l'olio eterico più utilizzato in profumeria.
In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.
Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell'acqua del bagno, aiuta a rilassarsi.
Per uso cosmetico, se utilizzata nell'ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre che dare un profumo delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.
I fiori di Lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria. La pianta, che era già nota agli antichi, veniva usata anche per la preparazione di talismani e portafortuna, legati a pratiche magiche ed esoteriche.