Il Timo fa parte della Famiglia delle Labiatae, è un arbusto perenne sempreverde, originario delle zone costiere del Mediterraneo, che comprende circa 350 specie . E' presente in quasi tutte le regioni italiane, dal mare fino a 900 metri di altezza, in terreni aridi, ghiaiosi e ben esposti al sole.
CLIMA: Data la sua origine mediterranea, è una pianta che ama vivere in pieno sole. Tollera per brevi periodi anche temperature molto basse (-10° - 15°C.) ma se questo clima persiste a lungo, è meglio proteggerla con dei teli o, se coltivata in vaso, riporla in un luogo riparato.
TERRENO: Si adatta a qualunque tipo di terreno, anche se preferisce i terreni calcarei,permeabili e asciutti.
IRRIGAZIONE: Per un buon sviluppo vegetativo si consiglia di annaffiare frequentemente la pianta, facendo attenzione che non tollera i ristagni idrici o l'eccessiva umidità.
CONCIMAZIONE: E' una pianta rustica, quindi non necessita di concimazioni particolari. Per favorire un suo buon sviluppo ed accrescimento si può utilizzare concimi con una buona quantità di Potassio e Azoto.
POTATURA: In primavera è bene rimuovere la vegetazione secca o danneggiata per evitare l'insorgere di malattie.
PROPAGAZIONE: Si semina su terriccio leggero e sabbioso, tra giugno e luglio. Quando la pianta sono ben sviluppate, si trapiantano in vasi o in terra piena. Le varietà orticole vengono riprodotte per talea o divisione dei cespi, che permettono l'origine di piante uguali alla pianta madre.
MALATTIE E PARASSITI: Dato il suo abbondante sviluppo vegetativo riesce a prevalere sulle erbe infestanti , che non danno quindi grossi problemi. Dato il suo uso culinario, se la pianta viene attaccata da una malattia, è preferibile rinnovare la piantina, dato il basso costo di acquisto.
NOTE: Contrariamente ad altre erbe aromatiche (come il Prezzemolo, l'Aglio, il Basilico) il Timo con l'essicazione mantiene il suo aroma, anzi viene esaltato, come accade con il Rosmarino e l'Origano. Mescolato ad altre erbe essicate (Rosmarino, Origano, Basilico, Alloro, Lavanda) è uno dei costituenti della famosa "herbes de Provence", una miscela di spezie molto utilizzata della Francia Meridionale.
In cucina le sue foglie vengono utilizzate per insaporire le carni, il pollame e i piatti di pesce. Rende più digeribili parecchi cibi soprattutto carni e cacciagione che richiedono una lunga cottura. Esalta il gusto dei funghi e delle lumache. Il Timo è utilizzato anche nella preparazione di aceti, oli aromatici, vini digestivi e liquori d'erbe e tisane. Aggiunto alle carni conservate o alle salamoie rallenta la formazione delle muffe.
In cosmetica ha elevato potere detergente: per chi soffre di acne, dopo il normale lavaggio, è utile fare un risciacquo con un'infuso di Timo.
In medicina, per le sue proprietà antisettiche, un frullato di foglie di Timo è ottimo come cicatrizzante di piccole ferite. Contro mal di gola, raffreddori e tosse si utilizza il suo infuso con l'aggiunta di un pò di miele.
CURIOSITA': Il Timo era noto già ai tempi degli Egizi che lo utilizzavano per le imbalsamazioni; mentre i Romani lo usavano, essendo nota la sua proprietà antisettica, per conservare le derrate alimentari. I soldati, prima di una guerra, si bagnavano in acqua di Timo per infondersi vigore: la parola deriva dal greco Thymos che significa coraggio. Nel Medioevo le dame ricamavano spighe di Timo sulle sciarpe dei cavalieri come buon augurio.